Il sogno di una vita per molti è aprire la propria azienda. Lasciare il noioso lavoro e lanciarsi in una impresa tutta propria, un nuovo business rivoluzionario, magari un business di famiglia.
E il sogno pian piano si trasforma in un incubo.
Per quale motivo? Perché per gestire un business devi pensare come un imprenditore, non come un impiegato.
L’impiegato cerca di lavorare al meglio, di occuparsi di ogni aspetto del business, di lasciare la propria impronta sul lavoro svolto da sé stesso, ma anche su quello degli altri.
Il vero imprenditore invece si concentra sul sistema. Cerca di creare una azienda che funzioni in modo automatico. Il vero imprenditore sa bene che la propria attività deve concentrarsi sulla leadership, sulla strategia e sul garantire fondi alla sua azienda.
E’ questa la differenza tra avere un business o un lavoro.
E’ peggio di quanto immagini
Se pensi che le conseguenze di questo errore possano essere trascurabili, sbagli.
Perché l80% delle aziende muore entro i primi 5 anni.
Hai capito bene, solo 20 aziende su 100 sopravvivono oltre il quinquennio. Per le altre sono anni da incubo. Troppo poco tempo per occuparsi dell’azienda, troppo poco tempo da dedicare alla famiglia, troppi pochi soldi per mantenere in piedi il sogno.
Nella maggior parte dei casi, l’errore fatto da questi imprenditori è lo stesso.
Possono lavorare nei settori più disparati, ma l’errore é comune: agiscono come se avessero un lavoro, non un business.
Conosco questi problemi perché ci sono passato anche io. E ho trovato la soluzione dopo anni di ricerche sul metodo che usano i grandi imprenditori, cioè quelli che hanno costruito imperi pur mantenendo una buona qualità di vita.
La soluzione è capire cosa vuol dire essere un vero imprenditore. Creare una azienda, permetterle di crescere in autonomia e trasformarla in una entrata automatica.
Per passare poi alla prossima sfida.
