In questo articolo ti parlo di un aspetto fondamentale per vincere un’asta immobiliare: la parte legata alla Psicologia.
Le aste giudiziarie e la loro logica
Le aste, infatti, hanno una complicazione: chi vi partecipa può essere colto dalla sindrome del gioco d’azzardo. In questo articolo ti spiegherò il perché e come affrontare questo rischio.
Perché l’operazione abbia successo dobbiamo comprare a un prezzo conveniente, e cioè con un ampio margine rispetto al prezzo al quale poi rivenderemo l’immobile.
Questo è piuttosto intuitivo.
Eppure, ci sono persone che pur di aggiudicarsi l’asta, rilanciano più volte al punto di assottigliare tale margine e a volte persino di superarlo!
Se una persona agisce in questo modo, lo fa per 3 motivi:
- Il compratore ha un interesse personale molto forte nell’avere proprio quell’appartamento (magari, per esempio, quella casa è nello stesso palazzo della madre del compratore);
- Non è un investitore e quindi non vuole rivendere l’appartamento; vuole solo comprare una casa ad un prezzo inferiore rispetto a quello di mercato e persino un margine del 5% per lui/lei può essere una vittoria;
- È un investitore, o aspirante tale, che si è fatto prendere troppo la mano, non dando ascolto ai numeri, ma “alla pancia”.
Ora ti spiego come non ricadere mai in quest’ultima categoria.
Ho davvero visto persone rovinarsi per giocare al rilancio.
Ma perché succede?
Prima di tutto bisogna aver chiari i numeri. In molti si presentano all’asta senza aver prima identificato:
- il prezzo al quale andranno a rivendere quell’immobile, e quindi il loro futuro ricavo;
- i costi dell’operazione.
Si tratta invece di dati fondamentali per costruire il tuo conto economico.
Dalla differenza avrai il tuo margine di guadagno, e un dato fondamentale per presentarti all’asta: il tuo punto limite di spesa per aggiudicartela.
Se partendo dall’offerta minima per parteciparvi, il tuo conto economico ti dice che puoi fare un massimo di 3 rilanci da 1.000€, nel momento in cui qualcun altro rilancia di più, TU ABBANDONI L’ASTA.
Se non rispetti il tuo conto economico, che deve essere strutturato per bene e quindi confrontandoti con dei professionisti, rischi di rovinarti con le tue mani: poi sarai costretto a mettere toppe e cerotti per cercare di salvare il salvabile.
Quindi riepilogando:
- Prima di tutto, non basta la percezione di comprare ad un prezzo inferiore rispetto a quello di mercato, ma devi aver pronto un CONTO ECONOMICO che ti dia la certezza di un margine di guadagno sostanzioso, altrimenti il gioco non vale la candela;
- Quando partecipi all’asta, qualsiasi cosa succeda, non devi rilanciare più di quanto hai previsto secondo il tuo conto economico.
Devi sapere anche, che per aggiudicarti un immobile dovrai partecipare a molte aste: per la legge dei grandi numeri ti aggiudicherai per certo il tuo affare, ma in media potresti dover partecipare a 14-15 aste giudiziarie.
Questo cosa vuol dire?
Per ognuna di esse devi seguire una serie di procedure, che quindi dovresti ripetere per 15 volte.
Non è impossibile, è fattibile, ma capirai che, a un certo punto, sentirai un po’ l’impazienza di aggiudicarti finalmente un immobile.
Potresti aver voglia di aggiudicartelo a tutti i costi, ma non cadere mai in questo errore.
Tutte le volte che andrai all’asta sentirai una certa adrenalina, per via delle aspettative che riponi in quell’operazione, un po’ per l’ambientazione, la sabbia che scorre nella clessidra o il timer sull’orologio tra un rilancio e l’altro.
La psicologia dell’investitore che ti consentirà di vincere alle aste immobiliari prevede che tu sia FREDDO e DISTACCATO: non vorrai quell’immobile a ogni costo, piuttosto parteciperai ad altre 8 aste, ma quella che ti aggiudicherai sarà il tuo vero affare.
Se segui questi consigli il tuo ROI (ritorno sull’investimento) sarà positivo, e se ci dovesse essere qualche imprevisto successivamente, avrai ampi margini di guadagno per ammortizzarlo: produrrai molta ricchezza e dormirai sonni tranquilli.