Cosa è realmente la vision?
E perché è fondamentale se vogliamo raggiungere la Libertà Finanziaria?
Negli ultimi anni si è tanto sentito parlare di vision, mission, di valori e un insieme di inglesismi.
“Vision” è un termine aziendale: indica i valori e le aspirazioni che devono ispirare e guidare l’azione e gli obiettivi di lungo termine in linea con essi.
Prova a trasportarlo sul piano personale: con vision si intende lo scenario che immagini per te nel futuro, dove vuoi andare, come vuoi essere.
“Pianifica il tuo futuro, perché è il posto dove andrai a vivere”
Molte persone pensano che la vision sia qualcosa di astratto, ma nel mio ultimo libro, Ricco Prima delle 8, approfondisco nel dettaglio il tema della vision e di come ha fatto la differenza nella mia vita, portandomi da un debito di 500.000€ a essere un imprenditore multi-milionario.
Quando ho costruito la mia prima vision
La prima volta che ho costruito la mia vision, frequentavo le elementari.
Abitavo di fronte alla famiglia più ricca del paese in cui sono cresciuto (Chiavenna) e ogni giorno vedevo questo bambino in sella alla motocicletta SWM arancione nuova fiammante, le scarpe nuove e sempre tutto nuovo.
Ogni giorno, spinto dall’invidia, immaginavo nei dettagli di avere gli stessi suoi oggetti, di frequentare lo stesso circolo tennis e perché no, batterlo al suo stesso gioco.
Questo semplice episodio serve a mostrarti come tutti noi costruiamo la nostra vision, ogni giorno: immaginiamo vividamente dove saremo in futuro, con quali persone e scendiamo nei più piccoli dettagli.
Il problema è quando non ne siamo consapevoli: in questo articolo voglio mostrarti i 5 principi top per costruire anche tu la tua Vision, il tuo carburante per costruire la tua Libertà Finanziaria.
1. Diventare consapevole della vita che vuoi è il primo passo per realizzarla.
Molto spesso vengono ai miei corsi persone in gamba, imprenditori, validi professionisti o gente super preparata.
Capita però che non siano convinti sino in fondo di poter raggiungere la Libertà Finanziaria.
Quando chiedo loro perché mi rispondono:
“Perché non sono andato all’Università”,“Perché sono la pecora nera della famiglia”, “Perché non concludo mai niente”, “Perché ho un cattivo rapporto con i numeri”, “Perché non ho forza di volontà…” , “Perché non sono abbastanza intelligente / determinato / acuto /previdente…”.
“Ti stai vendendo al di sotto di quello che sei” rispondo di solito.
“Smetti di farlo e riuscirai a diventare libero finanziariamente”.
La percezione che abbiamo di noi stessi influenza pesantemente la percezione della vita che ci meritiamo.
E quest’ultima, influenza i risultati che otterremo.
Ecco perché è fondamentale lavorare sulla propria identità e sulla propria vision, prima del resto.
2. Pensare a lungo termine è fondamentale per non disperdere le tue risorse più preziose: il tuo tempo e il tuo focus.
Ti sei mai chiesto cosa accomuna le persone di successo?
E no, non ti parlo delle meteore in TV o degli (s)fortunati vincitori del gratta e vinci. Ti parlo delle persone che sono riuscite nel tempo a costruire un vero successo, duraturo e stabile rispetto ai cambiamenti del nostro mondo.
Il Dottore Edward C. Banfield, politologo statunitense e professore all’Università di Harvard, se l’è chiesto più volte.
Per rispondere a questa domanda ha svolto numerose ricerche per 50 anni ed è arrivato alla conclusione che l’intelligenza, l’educazione, la ricchezza familiare e le connessioni sociali ad alto livello non sono fondamentali per il successo personale.
L’unico fattore ricorrente è la capacità di avere una visione di lungo termine.
Una conferma di questo studio viene dagli studi del Professor Walter Mischel all’Università di Stanford, con il test del Marshmallow.
Prese alcuni bambini e disse loro che potevano scegliere tra prendere subito un marshmallow oppure averne due al termine dell’esperimento, che sarebbe durato quindici minuti.
Dopo di che uscì dalla stanza e li lasciò a riflettere per conto proprio. Mischel seguì la crescita di quei bambini e comparò con i risultati del test le performance che ottenevano da adulti: è emerso che chi è in grado di sacrificare la gratificazione immediata per un obiettivo più grande è più incline ad avere successo rispetto a chi aveva scelto di mangiare subito il marshmallow.
3. Pensare in piccolo e pensare in grande costano lo stesso sforzo: non autolimitarti!
Perché le persone pensano in piccolo?
Pensare a come arrivare a fine mese, pensare come cambiare lavoro o come avere più tempo per sé sono tutti bisogni che richiedono lo stesso quantitativo energetico che pensare in grande.
Mi è capitato nel 2017, durante la quotazione in Borsa: mi comportavo allo stesso modo, ma il mio modo di fare non era più allineato con i miei bisogni.
Per ritrovare l’allineamento ho dovuto lavorare sulla mia vision, ogni mattina, grazie a una nuova Routine del mattino.
Cosa ci impedisce di pensare in grande e realizzare i nostri desideri più intimi? La paura.
O meglio, la paura di fallire e la paura del giudizio.
Sono paure che conosco bene: le ho vissute entrambe sulla mia pelle, soprattutto agli inizi.
Se ripenso a quando ho cominciato a comprare e vendere immobili, ricordo che lo scoglio più impegnativo da superare per crescere finanziariamente è stato proprio la paura.
Oggi mi sembra quasi incredibile perché sapevo con certezza di avere le competenze per valutare e portare a termine operazioni molto remunerative, ma nonostante ciò dovevo ingaggiare una lotta contro me stesso per fare la telefonata che mi avrebbe consentito di chiudere l’affare.
Avevo paura di fallire (e dunque di perdere quello che avevo guadagnato
fino a quel momento), ma più ancora avevo paura di perdere la faccia di fronte ai miei soci, la reputazione di imprenditore abile e lungimirante: avevo paura del giudizio degli altri.
Ho iniziato a migliorare il mio approccio quando mi sono concentrato sul riconoscere che esistono due tipi di paure:
- paure reali
- paure immaginarie
A meno che non siamo in serio pericolo di vita, al giorno d’oggi è quasi impossibile provare il primo tipo di paura.
Ecco perché è fondamentale riconoscere quando la nostra mente gioca a nostro svantaggio: il solo atto di consapevolezza sarà un notevole aiuto allo scioglimento della paura stessa.
4. Avere successo non è come vincere alla lotteria: non si ottiene con un balzo quantico, ma con costanza e tanti piccoli passi. Vuoi arrivare lontano? Applica la regola dell’1%.
“È possibile mangiare anche un elefante, basta dividerlo in bocconi”
Mi piace particolarmente questo proverbio africano perché riassume quello che molte persone non vedono.
La mia principale azienda ha 250 dipendenti, ma tutto è iniziato dall’assumere il primo. Il mio nuovo libro è iniziato dalla prima frase su un foglio bianco. Ogni maratona inizia allo stesso modo: un passo dietro l’altro.
Se vuoi raggiungere grandi traguardi, devi imparare a dividere in bocconi l’elefante.
Spesso ci facciamo spaventare perché vediamo il nostro obiettivo nel suo insieme, senza considerare i piccoli step intermedi facilmente digeribili.
Pensa a una cosa che hai fatto che a detta degli altri era “difficile” se non “impossibile”. Bene, ora ripensa al primo piccolissimo passo che hai fatto per iniziare.
Vista in questo modo non sembra così difficile, vero?
Una mia amica, Marisa Peer, psicoterapeuta e ipnoterapeuta di fama internazionale grazie ai suoi programmi televisivi e ai suoi speech motivazionali, ha lavorato con numerosi personaggi celebri in vari campi (dalla musica allo sport).
Lei mi ha suggerito per la prima volta la tecnica dell’1%: fare un’azione, anche minuscola, anche per pochi minuti, coerente con la tua vision, renderà la tua vita migliore.
Di più: la renderà più simile alla vita che immagini. E concorrerà a rinforzare in te l’identità della persona che vuoi diventare.
All’inizio i risultati saranno invisibili (l’1% di progresso, in qualsiasi area della vita, non è evidentemente chissà che cosa), ma non dovrai perderti d’animo, perché con il tempo ti accorgerai che, con sforzi minimi, sarai riuscito a ottenere tantissimo.
La costanza è un fattore fondamentale della formula che ho riportato sopra: senza, cadrai nella tentazione di non fare nemmeno il minuscolo sforzo di migliorare l’1%.
5. La routine del mattino sarà il tuo trigger point per entrare nella ruota del successo e farla girare.
Iniziare a costruire una propria routine del mattino è il modo migliore per applicare da subito la tecnica dell’1%.
Al mattino potrai prenderti del tempo da dedicare a te stesso, riflettere su dove sei e dove vuoi andare e organizzare al meglio la tua giornata.
Questa semplice azione ti porterà dei benefici incredibili: maggiore focus e produttività durante la giornata, migliori risultati e più serenità e pace interiore.
Facciamo un esempio: nella tua vision hai scritto di voler essere in forma, di voler avere un fisico atletico.
Hai deciso che mangerai solo cibo salutare, biologico, e che andrai in palestra di lunedì, mercoledì e venerdì. Benissimo: ipotizzando che rispetti il programma che ti sei dato, aggiungi un’azione anche nei giorni “liberi”.
Martedì, per esempio, prima di dormire, fai qualche minuto di stretching. Giovedì, al mattino, fai merenda con un centrifugato invece di sgranocchiare lo snack che ti sta offrendo il tuo collega. Domenica, esci a fare una passeggiata veloce con tua moglie in mezzo alla natura.
Ogni scelta che compirai sarà un piccolo passo verso la versione migliore di te. Ti farà sentire vincente, una persona di successo, in grado di perseguire i propri obiettivi.
Aumenterà la tua sicurezza e la tua autostima. E ti metterà in grado, un domani, di godere di benefici esponenziali
La routine del mattino è quella che ha fatto la differenza nella mia vita e nella vita di molti imprenditori bilionari che conosco, mi auguro possa farla anche per te.