Esiste un metodo scientifico che l’1% della popolazione conosce e che gli consente di essere più produttivi, mantenere costantemente un’alta motivazione e allo stesso tempo godersi i frutti del proprio lavoro?
In questo articolo voglio parlarti di abitudini, morning routine e motivazione. Attento, non sarà il solito articolo riciclato e mal tradotto dai blog americani “le 7 abitudini delle persone di successo”.
Tutto quello che troverai in questo articolo mi è stato raccontato personalmente e difficilmente lo troverai altrove, per cui presta la massima attenzione.
Parti dal perché: una sicura ricetta dell’auto-motivazione
Per quale motivo dovrei avere una routine e auto-impormi orari, doveri e “sacrifici”?
Ho sempre creduto che il successo non sia un evento a sé, qualcosa che ti capita dal giorno alla notte o che si possa attribuire al talento.
I miei 15+ anni da imprenditore, investitore immobiliare e trader di successo mi hanno insegnato che il successo è un’abitudine.
Non è un caso se ad oggi ho fondato 30+ aziende, ho quotato la prima azienda di formazione in borsa e aiutato centinaia di migliaia di persone in tutta Italia a raggiungere la Libertà Finanziaria.
Il successo è dato dalla somma delle singole azioni, ripetute quotidianamente. Non dal talento, dalle raccomandazioni o dalla fortuna come crede la maggior parte della popolazione.
Ecco perché è fondamentale imparare a pianificare il proprio successo, così come pianifichiamo un viaggio o una giornata lavorativa.
“Non si possiede mai veramente il successo. È solo in affitto. E l’affitto deve essere pagato tutti i giorni.” – Alfio Bardolla
Come si crea l’abitudine al successo?
Le prime ore sono fondamentali.
Lontano da ogni interferenza, le prime luci del mattino sono il momento migliore per prepararci al successo.
La scienza a questo proposito è chiara:
-La motivazione è come una batteria elettrica: è al suo picco al mattino e diminuisce col proseguire della giornata. Ecco perché è essenziale organizzare e sfruttare al meglio le prime ore del mattino.
-L’esercizio regolare all’interno della morning routine ha numerosi benefici, come aiutare la memoria, migliorare la qualità del sonno, rafforzare il sistema immunitario, sostenere l’umore.Migliorando tutto ciò, fare sport migliora anche la tua produttività.
-Secondo il Walter Mischel dell’Università di Stanford, le persone più predisposte al successo sono quelle che riescono a superare l’effetto Marshmallow: riuscire a posticipare il piacere immediato per una maggior ricompensa nel futuro è determinante. La morning routine ti aiuta a fare questo ogni mattina.
Il mio percorso alla ricerca della routine del mattino non è iniziando sfogliando gli studi scientifici. È stato il frutto di un lungo viaggio di scoperta e confronto con le menti più brillanti di questo pianeta.
Ho avuto l’opportunità di essere invitato nell’isola di Richard Branson (CEO di Virgin, 400+ aziende), parlare con con personaggi del calibro di Tim Cook (CEO di Apple) e Donald Trump.
Per questo motivo ho deciso di condensare i segreti che le menti più brillanti di questo pianeta mi hanno insegnato e condividerli con i miei lettori.
Il mio vero perché
Da dove nasce questa ricerca?
Fino al 2017 sono stato un imprenditore con aziende in diversi settori (formazione,
immobiliare ed energia, in particolare): avevo una giornata molto piena, lo schermo dello
smartphone perennemente illuminato da qualche chiamata o notifica, un’agenda senzarighe vuote, ma riuscivo a rimanere centrato su di me.
Riuscivo a fare le cose che mi piacevano: dedicare tempo ai miei figli e a mia moglie, viaggiare, leggere, studiare, entrare in contatto con i migliori al mondo, frequentare corsi o seguire video-lezioni di crescita personale.
Se il rumore di fondo si faceva insostenibile, potevo permettermi di isolarmi e riconnettermi con me stesso.
Nel 2017, però, ho quotato in Borsa una delle mie aziende, la Alfio Bardolla Training
Group, una delle maggiori realtà di formazione in Europa.
Raggiunto questo traguardo – un’esperienza entusiasmante, di enorme gratificazione – tutto è diventato più difficile
Avevo vissuto per anni in maniera frenetica, lavorando tra le sedici e le diciotto ore al giorno e rimanendo costantemente focalizzato sul mio obiettivo.
Ero convinto che, raggiunto il goal, avrei avuto finalmente accesso al mio Shangri-La: una serena realizzazione, la possibilità di produrre e crescere nella quiete.
Invece, appena svoltato l’angolo, mi sono accorto che dietro c’era una montagna di complicazioni: alle solite questioni aziendali si sono aggiunti i rapporti con gli azionisti, le incertezze legate al valore oscillante delle azioni, le aspettative dei terzi.
La pressione è aumentata a dismisura.
Avevo nuovi obiettivi, ma per la prima volta non riuscivo a perseguirli con l’efficienza di sempre.
Credevo di non avere più tempo per niente, a parte la gestione di grane ed
emergenze, e questa impressione mi sembrava oggettiva, incontestabile, tanto quanto il verde dei dollari.
Di colpo mi ero trovato ad avere circa 250 collaboratori, in Italia e all’estero.
Non ero più un imprenditore che avrebbe potuto prendersi giorni free a suo piacimento: ero un imprenditore che avrebbe sì potuto delegare ad altri la cura delle sue aziende, ma solo
dopo aver dedicato dodici-diciotto mesi al passaggio di consegne.
Quello che chiamo rumore di fondo era diventato insopportabile, e al suo aumentare è diminuita la mia capacità di rimanere concentrato.
Qualsiasi cosa dovessi o volessi fare, c’era sempre qualcos’altro che richiedeva la mia attenzione: centinaia di persone con cui parlare, un collaboratore che bussava, il telefono che squillava, il numero delle email e delle notifiche che cresceva senza sosta.
Siamo tutti sempre connessi, ed essere connessi ha finito per diventare sinonimo di “disponibili”: chi scrive si aspetta che dall’altra parte ci sia qualcuno che legge e risponde in tempo reale.
Stressante, non trovi?
A lungo mi sono chiesto se fossi il solo ad affrontare questo tipo di problemi.
Poi nel 2018 mi sono imbattuto nel team di Ben Angel, il guru del biohacking, che ha condotto un sondaggio a livello internazionale su 2000 imprenditori, scoprendo che:
– il 75% a volte si sente annebbiato;
– l’82% tende a procrastinare;
– l’82% si distrae facilmente;
– il 65% si sente spesso soverchiato;
– il 71% è molto stressato;
– il 58% quando si alza al mattino non si sente riposato.
Questa ricerca mi ha aperto gli occhi su di una situazione incredibile quanto paradossale: la maggior parte degli imprenditori non vive bene il proprio successo e non riesce a vivere secondo i propri standard.
L’inizio della ricerca: come i Bilionari affrontano i tuoi stessi problemi
In quel momento ho pensato di dover fare qualcosa: così come ho sempre fatto, sono andato alla ricerca delle fonti migliori per trovare una soluzione a questo macchinoso problema.
Spesso le persone pensano che più in alto si sale, più l’aria sarà chiara e limpida.
Dobbiamo raggiungere il prossimo obiettivo, centrare il target successivo e sfondare il prossimo goal aziendale: solo così potremo prendere una pausa e risolvere i nostri problemi.
La maggior parte degli imprenditori però raggiunge gli obiettivi che si pone e scopre una dura quanto amara realtà: l’aumento di livello corrisponde spesso all’aumento delle responsabilità.
E le responsabilità portano con sé problemi.
Ecco perché sono andato alla ricerca delle persone con più responsabilità che conoscessi, per capire come fanno a affrontare questo carico senza venir schiacciati.
Richard Branson: gestire 400+ aziende senza perdere l’entusiasmo
Richard, CEO del gruppo Virgin, è l’emblema del divertimento perfettamente incastrato nel business.
Ricordo che quando fui suo ospite, Branson sottolineò più volte l’importanza di avere una “morning routine”: una routine del mattino con la quale riempire le ore dalle 5 alle 7 – le più preziose della giornata, stando a lui.
Mi ripeté la sua, ponendo particolare enfasi sul concetto che tra i quaranta e i sessant’anni dobbiamo prenderci cura del nostro corpo, perché tra i sessanta e gli ottanta sarà il nostro corpo a prendersi cura di noi.
Lo confesso: se a dirmelo non fosse stato lui, mi sarei chiesto se avevo davanti un matto.
Ecco la morning routine di Richard Branson.
5.00 AM. Sveglia – non importa dove sia
5.05 AM. Sport – Tennis, corsa, bici, kitesurf o passeggiata
6.30 AM. Meditazione – essenziale per svuotare la mente e vivere nel qui e ora
6.50 AM. Journaling
7.00 AM. Colazione – Ricca di Fibre, tè e con la moglie Joan
Non importa in quale parte del mondo Branson si trova: la sua morning routine è sacra e non ci sono scuse perché non venga fatta.
Ricordo che Richard sottolineò l’importanza di lasciare aperte le finestre: come si può essere tristi con il sole che riscalda il tuo viso di prima mattina?
Sto finendo di scrivere il mio nuovo libro “Ricco prima delle 8” in cui ti guiderò in maniera dettagliata e approfondita nella creazione della tua routine mattutina, per avere più energia, focus e meno stress.
Tim Cook: la routine è il segreto per gestire il peso del nome Steve Jobs
Tim Cook, CEO di Apple, la celeberrima multinazionale, mi raccontò che si svegliava
abitualmente alle 4:30.
La sua routine è essenziale e efficiente (in pieno stile Apple).
4.30 AM. Sveglia
4.35 AM. Lettura dei principali quotidiani
5.00 AM. Organizzazione Agenda della giornata
5.30 AM. Palestra o attività fisica
7.00 AM Ufficio
Ho avuto modo di parlare con Tim al gala della Robert F. Kennedy Human Rights Foundation, e sono rimasto piacevolmente sorpreso dal notare che anche lui adotta una routine del mattino.
Donald Trump: conquistare un Paese, prima dell 5 am
In questo articolo non voglio parlare dell’aspetto politico del personaggio (e non mi interessa farlo).
Al di là del proprio credo politico, si deve riconoscere a Trump la sua abilità negli affari, gestione delle controversie e pressione pubblica e sociale.
La routine di Donald Trump:
5.30 AM Sveglia
6.00 AM Colazione – solitamente uova e bacon
6-11.00 AM “executive time” – guarda o legge le notizie, fa chiamate di lavoro
11.00 AM Inizio del lavoro
In questo articolo ho voluto portarti con me alla scoperta delle routine del mattino delle menti più brillanti del nostro pianeta.
Hai intravisto solamente l’1% del potenziale che puoi raggiungere se impari a prendere il controllo sul tuo futuro, partendo dal mattino.
Come puoi raggiungere il restante 99%?
Sarebbe impossibile per me condensare tutto quello che ho imparato dai migliori al mondo in un singolo articolo, video o post.
Ecco perché ho deciso di condividere queste informazioni nel mio nuovo libro “Ricco prima delle 8”. Puoi averlo in pre-ordine cliccando qui
Sono sempre stato convinto che il mattino non è altro che il nostro futuro in miniatura.
L’augurio con cui ti lascio è di avere la forza di iniziare a costruire il futuro dei tuoi sogni, perché sarà quello il posto in cui andrai a vivere.