Le aste immobiliari sono operazioni incredibilmente vantaggiose per acquistare una casa ad un prezzo decisamente basso.
E oggi voglio spiegarti due tipologie differenti per caratteristiche e modalità di partecipazione: le aste con incanto e senza incanto.
Prima di tutto devi avere ben chiaro che, come insegno in tutti i miei corsi, tutti gli investimenti devono essere finalizzati al massimo guadagno. Ognuno presenta benefici e aspetti positivi, ma nasconde anche rischi e pericoli dai quali puoi tenerti alla larga se hai un’adeguata preparazione, la corretta strategia e il giusto atteggiamento psicologico.
Nel mercato degli immobili, le aste giudiziarie rappresentano una formula sicuramente favorevole per comprare una casa ad un prezzo nettamente inferiore rispetto al suo vero valore di mercato. Teoricamente sono aperte a chiunque, ma non tutti i partecipanti sono informati su regole e dinamiche. Però ricordi qual è l’obiettivo? Massimizzare il tuo guadagno. E per questo motivo, queste informazioni per te, sono fondamentali.
Quindi, prima di approcciarti a questo tipo di operazione è meglio che tu conosca bene le differenze tra le due tipologie più diffuse: le aste con incanto e quelle senza incanto.
Le aste con incanto sono una vera e propria gara al rialzo tra i vari partecipanti.
Immagina quelle tipiche scene da film in cui il banditore è in piedi dietro un bancone di legno e gli astanti, seduti davanti a lui, iniziano a rilanciare sulla cifra.
A partire dal prezzo base, stabilito in anticipo, i partecipanti possono rialzare di una cifra minima indicata dal giudice.
Ad esempio, se il primo offerente propone 145.000 euro e il rialzo minimo è di 5.000 euro, il secondo per superare l’offerta deve spingersi, entro il tempo limite di 3 minuti, almeno a 150.000 euro, e così via.
Colui che offre la cifra più alta si aggiudica l’asta, ma solo temporaneamente, diventando prima aggiudicatario “provvisorio” e poi “definitivo” se nessun’altra persona si presenta nei 10 giorni successivi.
Le aste senza incanto invece funzionano diversamente: i partecipanti formulano un’offerta d’acquisto in busta chiusa presso la Cancelleria del tribunale indicando prezzo, modalità e tempistiche di pagamento.
Durante l’udienza, alla presenza dei vari astanti, le buste vengono aperte.
Da lì, si possono verificare due ipotesi:
• in caso di più offerte valide, e quindi superiori al prezzo base, il giudice può indire una nuova asta, questa volta con incanto;
• nel caso invece di una sola offerta valida, questa è ritenuta vincente se è superiore di almeno 1/5 (un quinto) al prezzo base.
Devi sapere che con la legge 132 del 6 agosto 2015, la tendenza è quella di favorire sempre più le aste senza incanto, ritenute più efficaci.
Ad ogni modo questa norma non ha escluso del tutto la vendita con incanto, che viene però utilizzata solo in situazioni particolari.
Quindi riepilogando:
1. L’asta con incanto prevede una gara tra i vari partecipanti con rilanci pari alla quota stabilita in precedenza dal giudice. Sostanzialmente, chi offre il rialzo maggiore si aggiudica l’asta.
2. L’asta senza incanto invece si svolge in busta chiusa. Il giudice apre davanti ai partecipanti tutte le buste depositate precedentemente e comunica le varie offerte. Da lì in poi, si possono verificare due soluzioni: la prima prevede il passaggio ad asta con incanto in caso di più offerte valide; la seconda invece premia la migliore, nonché unica, offerta.
Perché il tuo investimento sia davvero profittevole dovrai mettere in gioco tutte le tecniche e le strategie migliori a tua disposizione. Non rischiare di trasformare un’operazione vantaggiosa in un vero incubo, e quindi, non presentarti impreparato alla tua prima asta: segui l’esempio di chi ottiene risultati.
Ad ogni modo questa norma non ha escluso del tutto la vendita con incanto, che viene però utilizzata solo in situazioni particolari.