Accendiamo il televisore, leggiamo i quotidiani e continuiamo a sentire parlare di crisi. La crisi dei subprime, la crisi della borsa, l’euro traballante, la crisi del petrolio.
Credo però che dietro a tutto questo ci sia un momento di crisi delle persone. Da chi è fatta leconomia? Dalle persone. Quindi se l’economia è in crisi, lo sono le persone.
Sono in crisi perché l’emozione che sta dominando il mercato è la paura. La paura per il futuro.
Molti imprenditori si lamentano della Cina, di come un paese che era prevalentemente agricolo, nell’arco di una decina d’anni ha saputo diventare una potenza mondiale. La Cina non è in crisi come noi perché c’è grande fermento, grandi idee, grandi progetti, mentre in questo momento in Italia non sentiamo più nessuno parlare di fare qualcosa di grande.
Se lo fai ti deridono e pensano che sei matto. Stiamo tutti attenti al nostro orticello e stiamo attenti a non perdere i vantaggi che ci siamo procurati in questi anni cercando di fare meno mosse possibili per paura di perdere quello che abbiamo. Ma se non dominiamo la paura e non smettiamo di lamentarci e di chiederci quello che gli altri possono fare per noi finiremo per essere immobilizzati dalla paura.
Come si batte la crisi?
Spostando l’attenzione sulle opportunità che essa crea e diventando più veloci ed intelligenti finanziariamente.
Il mercato finanziario sale e scende rapidamente?
Vuol dire che posso fare soldi molto più velocemente di prima con le giuste informazioni tecniche.
Ci sono molte persone che hanno difficoltà a pagare i mutui?
Vuol dire che nascerà un nuovo mercato, quello delle aziende che aiuteranno le persone a rinegoziare i debiti oppure dello Stralcio immobiliare.
Ci sono molte case che stanno andando all’asta?
Vuol dire che sarà un momento eccezionale per chi saprà come comprarle.
In Italia alcune cose non hanno successo come negli altri stati, non perché noi siamo diversi ma perché non sviluppiamo capacità di marketing e manageriali e non abbiamo il mercato dei capitali e una legislazione veloce ed efficiente che permette di gestirli.
Google, Starbucks, McDonalds, Cisco, Intel, Nike, Microsoft non sarebbero mai potute nascere in Italia e non saremmo mai riusciti ad espanderle nel mondo perché non abbiamo abbastanza capitali, non abbiamo scuole che sviluppino manager con capacità per competere a livello internazionale e abbiamo una legislazione farraginosa e lenta.
Ci è stato detto che siamo Italiani e che abbiamo la cultura, che siamo la culla della civiltà. Forse quella antica. Non certo quella di domani. Come è possibile che un paese come gli Stati Uniti che non ha più di 500 anni di storia stia dominando il mondo?
Perché c’è entusiasmo. Perché la gente ha voglia di fare, si mette in gioco, impara, studia, si forma ed è disponibile a credere nel sogno americano.
Quanta gente conoscete che al mattino si sveglia ed ha l’entusiasmo di rincorrere i propri sogni?
E quanta gente conoscete che supporta le persone che li rincorrono?
Ecco come si esce dalla crisi, avendo delle persone che si entusiasmano per quello che fanno e che vogliono realizzare qualcosa di grande nella loro vita!
Alla tua libertà finanziaria,
Alfio Bardolla