A tutti quelli che mi fanno domande sul trading, io raccomando di fare trading in opzioni e non in azioni.
Ma poiché il 99% di chi fa trading in Italia, lavora con le azioni, ho pensato di chiarire in questo articolo le 4 differenze chiavi tra il trading in azioni e il trading in opzioni.
Quando l’avrai letto, ti sarà chiaro perché raccomando le opzioni invece delle azioni e potrai spiegarlo in modo disinvolto agli amici e impiegati di banca che continuano a dirti:
“Opzioni? Ma sei pazzo? Sono rischiosissime! Devi essere uno specialista per poterci guadagnare”.
Ecco invece la verità…
Ci sono 4 differenze sostanziali tra le azioni e le opzioni: come vedrai tre di queste sono a vantaggio delle opzioni.
1. Leva finanziaria
Un’ opzione costa una frazione del costo di un’azione. Per dare due numeri indicativi a titolo di esempio:
se un’azione costa $50 un’opzione su quell’azione potrà costare $2. E, come ho scritto nel mio articolo sulle opzioni, comprare opzioni è come controllare, anziché possedere, delle azioni.
Il che significa che se hai $5000 puoi comprare solo 100 azioni, ma ben 2500 opzioni!. Viceversa, spendi $5000 per 100 azioni, ma solo $200 per 100 opzioni!
E questo è il vantaggio della leva finanziaria nelle opzioni.
2. Movimento di prezzo
Questo effetto è collegato al precedente.
In generale le opzioni crescono o calano in misura minore rispetto alle azioni corrispondenti. Se un’azione passa da $50 a $52 acquistando $2 allora l’opzione potrà aumentare di $1 da $2 a $3 di valore.
Però osserva questo: l’azione è aumentata del 4%, ma l’opzione è aumentata del 33%! Quindi piccoli movimenti delle azioni significano incrementi delle opzioni molto rilevanti. Di nuovo un vantaggio di leva finanziaria.
3. Gestione del rischio finanziario
Quando compri un’opzione il tuo massimo rischio è il costo dell’opzione. Se hai speso $200 per comprare 100 opzioni CALL (leggi qui il significato dell’opzione CALL se non lo ricordi) a $2 e per qualche motivo sbagli la previsione e l’azione sottostante crolla, tu hai perso $200!
Pensa se invece acquistavi le azioni a $50 e queste crollavano: perdevi tutto il capitale.
Lo stesso vale per le opzioni PUT, ma al contrario.
Cioè sei contento quando il titolo perde, perché sfrutti la discesa che di solito è rovinosa.
Capisci ora perché comprare opzioni è infinitamente meno rischioso che comprare azioni. Il rischio c’è nell’ operazione di vendita di opzioni, ma anche quello si può controllare agevolmente.
4. Limiti di tempo
Non esiste un business perfetto, dove guadagni senza rischi. Anche le opzioni hanno il loro tallone d’Achille: scadono, proprio come la mozzarella.
In ogni caso non solo le opzioni sono interessanti da comprare, ma pure da vendere!
Ad esempio, se pensi che sarebbe sbagliato comprare una certa opzione perché secondo te non guadagnerebbe, si può anche vendere l’opzione a qualcun altro che pensa esattamente il contrario. Se hai ragione, e l’opzione non guadagna, il compratore ti deve dare il valore del costo dell’opzione, detto premio.
Il bello di vendere le opzioni è che si guadagna con il passare del tempo: man mano passano i giorni, se il compratore non guadagna, ti deve dare un po’ del premio delle opzioni, e alla scadenza dovrà darti tutto il premio. In pratica ci permette di fare come gli assicuratori, che vendono delle polizze e guadagnano con il passare dei mesi senza incidenti.
Il terzo venerdì del mese – giorno di scadenza delle opzioni – è, per chi fa trading in opzioni, un giorno speciale.
Come hai visto ci sono almeno 2 buoni motivi per investire in opzioni invece che in azioni.
In grande sintesi: leva finanziaria e controllo del rischio.
Attenzione però che la leva è un’arma a doppio taglio: la stessa leva ti può far perdere, se non usi le precauzioni che impari al corso Trading in Opzioni.
Ma come hai visto, non perdi mai molto, al massimo quanto hai pagato le opzioni che è sempre una frazione del costo delle azioni
Capisci ora perché io investo in opzioni e non in azioni?